Brano: Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
entrarono nella redazione dell’“lskra” (v.). Questa pubblicazione, diffusa illegalmente nei maggiori centri della Russia, fu la base su cui si cementò un nuovo raggruppamento di forze che portò alla creazione della frazione bolscevica nel corso del II Congresso del P.O.S.D. R., svoltosi nell'estate del 1903 a Bruxelles e poi a Londra.
Il programma del P.O.S.D.R., frutto in larga misura della elaborazione di Lenin, talvolta in contrasto con Plechanov, era il più avanzato tra quelli dei partiti della Seconda Internazionale (v.). Conteneva chiaramente tre obiettivi: la necessità della rivoluzione socialista, l’affermazione della dittatura del proletariato e la necessità della trasformazione socialista della soc[...]
[...]la formulazione di Martov vinse per 6 voti, mentre sulle altre questioni ebbe la meglio l’impostazione di Lenin.
Negli stessi anni in cui si stampò l’“lskra” (19001903), in Russia e nei paesi capitalistici più avanzati si verificò una crisi ciclica densa di conseguenze: una di queste fu che il capitalismo, fino ad allora basato sulla libera concorrenza, si trasformò nei sindacati oligopolistici e nei monopoli (v. Trust). Per quanto riguardava la Russia, nel settore metallurgico sorsero il Prodamet (1902), i sindacati industriali Truboprodaza (1902) e Gvozd (1903); nella metallurgia leggera, acquistò
il predominio la società per azioni Med. Nel settore carbonifero il sindacato Produgol controllava il 70% dello smercio del carbone; nel petrolifero, il cartello Nobelmazut (19051906) controllava fino all’80% della vendita del prodotto; nella meccanica agivano diverse corporazioni, quali il Prodparazov (1901) e
il Prodvagon (1900); nel settore zuccheriero, si affermò VUnione dei raffinatori (1902) e così via.
Nello stesso periodo in cui[...]
[...]o; nella meccanica agivano diverse corporazioni, quali il Prodparazov (1901) e
il Prodvagon (1900); nel settore zuccheriero, si affermò VUnione dei raffinatori (1902) e così via.
Nello stesso periodo in cui si formavano questi monopoli, aumentò l'afflusso in Russia dei capitali stranieri che si dislocarono per settori industriali e territorialmente: i capitali francobelgi si rivolsero soprattutto all'industria metallurgica e carbonifera della Russia meridionale; quelli inglesi verso l'industria petrolifera, aurifera e del rame; quelli tedeschi verso l'industria pesante del Regno di Polonia e dei paesi baltici. L'apporto di capitali stranieri in Russia agì però in maniera diversa da quanto avveniva
nei paesi coloniali e semicoloniali, nel senso che già esisteva un capitalismo russo ed essi non vi si contrapposero, ma ne divennero parte integrante.
Lo sviluppo capitalistico e la politica dello zarismo portarono l'impero russo a partecipare alla lotta per la divisione del mondo. Nel 1900 la Russia partecipò, insieme alle altre grandi [...]
[...]l'industria pesante del Regno di Polonia e dei paesi baltici. L'apporto di capitali stranieri in Russia agì però in maniera diversa da quanto avveniva
nei paesi coloniali e semicoloniali, nel senso che già esisteva un capitalismo russo ed essi non vi si contrapposero, ma ne divennero parte integrante.
Lo sviluppo capitalistico e la politica dello zarismo portarono l'impero russo a partecipare alla lotta per la divisione del mondo. Nel 1900 la Russia partecipò, insieme alle altre grandi potenze (Gran Bretagna, Germania, U.S.A., Francia, Italia, Giappone e AustroUngheria) alla spedizione per dominare la rivolta dei boxers in Cina (v.). La Russia occupò la Manciuria (v.), ma questo provocò la reazione del Giappone (v.) che, a sua volta, mirava a ingrandirsi a spese del vicino cinese. La guerra fra Russia e Giappone divenne perciò inevitabile e portò, inaspettatamente, a una serie di sconfitte militari per la Russia, conclusesi con la disfatta navale a Tzusima. Il 23.8.1905 i due paesi firmarono a Portsmouth un trattato di pace, in virtù del quale la Russia perse l’influenza sulla Corea, sulla Manciuria e dovette inoltre riconoscere la sovranità giapponese sulla parte meridionale dell'isola di Sachalin.
Lotte sociali all’inizio del secolo
Fra i motivi che avevano spinto lo zarismo ad affrontare l’avventura militare in Estremo Oriente c’erano anche quelli di politica interna. All’inizio del secolo si erano intensificate le agitazioni, sia nell’ambiente operaio sia fra i contadini e fra gli studenti. Nel 1901, a Pietroburgo, aveva avuto luogo uno scontro memorabile fra la polizia e gli operai della fabbrica Obuchov. Nel 1902, a Sormovo, dura[...]
[...]cate le agitazioni, sia nell’ambiente operaio sia fra i contadini e fra gli studenti. Nel 1901, a Pietroburgo, aveva avuto luogo uno scontro memorabile fra la polizia e gli operai della fabbrica Obuchov. Nel 1902, a Sormovo, durante la dimostrazione illegale del Primo maggio era stata innalzata la bandiera rossa. Nel novembre, si era svolto un grandioso sciopero a Rostov sul Don. Nel 1903 si era scatenato un memorabile sciopero generale in tutta la Russia meridionale. I contadini dei governatorati di Poltava e di Karkov erano insorti contro le autorità zariste nel 1902. Quanto alle agitazioni studentesche, erano così frequenti e diffuse da renderne impossibile l’enumerazione.
Nel 19011902 nacque in Russia il Partito socialista rivoluzionario (idealmente riallacciatosi al programma e all’attività della vecchia organizzazione terroristica Narodnaja Volja), il quale dispiegò subito una forte attività anche di carattere terroristico. Fra il 1903 e il 1904 sorsero inoltre due organizzazioni politiche borghesi: VUnione dei zemcy
costituzionali[...]
[...]ontro il Giappone avrebbe dovuto anzitutto liquidare le opposizioni interne grazie alla mobilitazione generale; e nello stesso tempo rafforzare il prestigio del
lo zar attraverso quella che si riteneva una facile e sicura vittoria militare. Invece le clamorose sconfitte militari subite dalle forze zariste finirono per precipitare il paese nella rivoluzione.
La rivoluzione democraticoborghese del 19051907
La situazione politicosociale della Russia all’inizio del 1905 in realtà era tale che sarebbe bastata una scintilla per dare fuoco alle polveri. Ma non fu una semplice scintilla l'ecatombe del 9 gennaio (v. Domenica di sangue), nella quale le truppe zariste spararono contro una pacifica manifestazione di duecentomila operai di Pietroburgo guidata dal pope Gapon. I morti furono oltre un migliaio e i feriti il doppio. L’impressione suscitata dalla carneficina fu enorme in tutta la Russia: da quel momento ebbero inizio manifestazioni e scioperi generali senza precedenti in Russia e nei paesi capitalistici più avanzati. Si calcola che nel solo 1905 gli scioperanti siano stati circa 2.863.000.
Dopo la “domenica di sangue”, tra gli avvenimenti più memorabili si ebbe nel maggiogiugno lo sciopero degli operai di IvanovoVoznesensk, nel corso del quale sorse il primo soviet, più organo di lotta che di potere. Nel giugno del 1905 ss ebbe a Lodz, in Polonia, la prima insurrezione, cui seguì nel luglio quella, famosissima, dei marinai dell’incrociatore “Potemkin”, rivolte entrambe fa[...]